La ristorazione italiana trova la sua vera essenza nelle trattorie: luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e dove la cucina regionale diventa un’arte da tramandare. Sono le vere ambasciatrici del patrimonio enogastronomico italiano, aziende familiari che da generazioni raccontano i sapori del territorio con semplicità e autenticità. La guida 50 Top Italy 2025 curata da Albert Sapere, Barbara Guerra e Luciano Pignataro, ha svelato la classifica dedicata alle trattorie e bistrò moderni. La guida celebra l’importanza premiando le migliori trattorie del bel Paese, tra cui tre pugliesi che spiccano per qualità, dedizione e sostenibilità.
Evviva Maria: Conversano e la cucina “da passeggio”
Al 29° posto della classifica troviamo Evviva Maria di Conversano, una trattoria che ha rivoluzionato il concetto di ristorazione veloce. Qui, le pietanze tipiche pugliesi vengono servite in contenitori di carta riciclabile, perfetti per chi desidera gustare i piatti camminando per le vie del centro o comodamente a casa. Le orecchiette over size di Maria Cicorella, un tempo al timone del Pashà ristorante, sono il fiore all’occhiello del menù e sono in grado di raccogliere perfettamente i sapori intensi dei condimenti grazie alla loro ruvidità. I piatti, semplici e legati alla stagionalità degli ingredienti, rappresentano la tradizione culinaria pugliese, rivisitata con un tocco di modernità.
Cibus: la tradizione senza compromessi a Ceglie Messapica
Al 31° posto, Cibus di Ceglie Messapica è la trattoria che da anni incarna il rispetto più rigoroso della tradizione gastronomica. Lillino e Angela propongono una cucina ricca di carattere, fatta di piatti robusti e di sostanza. Qui, gli antipasti rappresentano un vero e proprio tributo ai sapori dell’agro Cegliese: da provare la sagnapenta al ragù con ricotta forte e mollica di pane fritto, che regala al palato un’esperienza intensa e indimenticabile. Tra i secondi, il marretto al forno con patate e lo stinco di agnello sono tra le specialità più apprezzate, preparate con maestria e servite in un ambiente che esalta la convivialità e il calore della cucina di una volta.
Antichi Sapori: l’orto di Pietro Zito a Montegrosso
Chiude la lista delle eccellenze pugliesi Antichi Sapori posizionato al 49° posto della classifica. A Montegrosso, Pietro Zito ha creato un vero e proprio tempio della cucina contadina, anticipando di anni il concetto di filiera corta e di agricoltura sostenibile. L’orto di Pietro è il cuore pulsante del ristorante, da cui provengono la maggior parte degli ingredienti utilizzati nei piatti. Appena entrati, si viene accolti dai taralli fatti in casa e dagli antipasti che raccontano la tradizione pugliese: la focaccia di grani antichi, lo sformato di melanzane, la frittata con zucchine, scamorza e menta sono solo alcune delle delizie proposte. I primi piatti, come gli strascinati di grano arso con talli e ricotta salata, sono un inno alla semplicità, mentre le carni, selezionate con attenzione, chiudono il pasto con un’esplosione di sapori autentici.
Un patrimonio da preservare
Le trattorie premiate nella guida 50 Top Italy rappresentano un esempio virtuoso di come la cucina tradizionale possa essere preservata e allo stesso tempo rinnovata. “Le trattorie sono la spina dorsale della ristorazione italiana, vere biblioteche gastronomiche di una cucina amata in tutto il mondo” sottolineano Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, i tre curatori della guida “Si tratta quasi sempre di aziende familiari, in molti casi aperte da diverse generazioni e legate spesso indissolubilmente al proprio luogo vere e proprie ambasciate della tradizione della cucina regionale italiana”.
Evviva Maria, Cibus e Antichi Sapori sono non solo luoghi dove gustare piatti eccezionali, ma veri e propri punti di riferimento per chi cerca un’esperienza enogastronomica autentica, radicata nel territorio e proiettata verso il futuro. Grazie alla passione e alla dedizione di chi le guida, queste trattorie continuano a portare avanti un’eredità preziosa, fatta di sapori, storie e tradizioni che parlano al cuore di chiunque ami la buona cucina.
La Top 10 delle trattorie italiane
Al vertice della classifica troviamo L’Antica Osteria del Mirasole a San Giovanni in Persiceto, guidata da Anna Caretti e Franco Cimini. Questo locale, considerato la migliore trattoria in Italia per il 2025 secondo 50 Top Italy, rappresenta il ritorno al vertice di un ristorante iconico, che ha saputo rinnovarsi mantenendo intatti i valori della cucina italiana. Al secondo posto troviamo la sorprendente scalata di Abraxas Osteria a Pozzuoli, diretta da Vanna e Nando Salemme. A completare il podio, la Trattoria Da Burde a Firenze, gestita dai fratelli Andrea e Paolo Gori.
Seguono, al quarto posto, Roscioli Salumeria con Cucina a Roma, mentre la quinta posizione è occupata da Sora Maria e Arcangelo a Olevano Romano, di Giovanni Milana. La sesta piazza spetta a La Brinca a Ne in terra Ligure, condotta dalla famiglia Circella, seguita da Ristorante Al Cambio a Bologna al settimo posto. All’ottavo troviamo una storica new entry napoletana, Mimì alla Ferrovia, dei cugini Michele e Michele Giugliano, con lo chef Salvatore Giugliano ai fornelli. In nona posizione si colloca l’abruzzese Mammaròssa ad Avezzano, e al decimo posto Casa Torrente – Al Convento, a Cetara dove la cucina è affidata a Gaetano Torrente.